Pei na barca ‘nt in bòsch (Ascolta la clip audio)
Come una barca nel bosco, sentirsi un po’ fuori posto, avulsi…
Una barca nel bosco, di Paola Mastrocola, ispirato al detto piemontese “Sentissi come na barca ‘nt in bòsch”. Il libro racconta la storia di Gaspare Torrente, metà siciliano e metà piemontese, trapiantato a Torino per ricevere una istruzione ‘migliore’, impegnato ad adeguarsi alla vita su al nord. Le vicende di Gaspare sfiorano temi che non mi sento di riassumere, è un libro da leggere, che scorre, ma richiede il suo tempo.
Del libro mi è rimasta impressa una frase che pur non parlando di adozione, perché è Gaspare a dirla, parla di solitudine e dell’importanza che hanno le radici, se non oggi, a lungo andare nel tempo.
Ci vuole molto spazio per un albero. In genere quando lo interri pensi di fare un buco più o meno grande come il diametro del tronco e finita lì. Un corno. Devi scavare metri e metri, perché si tratta di prevedere il futuro. La crescita. Quando pianti un albero pianti una cosa che cresce e che non sarà mai più com’era. Ma soprattutto pianti una cosa che cresce dal fondo. Tutto comincia dalle radici. La vera crescita è verso il basso, ma nessuno lo pensa mai. Pensiamo che si cresca verso l’alto. Che Idiozia! Le madri ad esempio, tu guarda come sono fiere che i loro pargoli crescano in altezza. Mia madre faceva le tacche sui muri, più o meno sei centimetri ogni anno. E invece.. Invece bisognerebbe scavare sotto i piedi dei figli e vedere lì, nella terra, quanto sono cresciuti. Se no poi, da grandi, cadono. Cadono a faccia in giù, come pali mal piantati nel terreno, senza radici.
(2004:241-42)
E per gli amanti della musica, nel 2014 anche i Subsonica, gruppo del torinese, rendono omaggio al detto con la canzone Una nave in una foresta (da anche il titolo all’album) e che inizia proprio così:
Ed a volte ti vedi unico
una nave in una foresta
altre volte ti senti intrepido…
come un fiore in una tempesta
…
*Un sentito ringraziamento a Gianfranco e Filippo per la clip.