“Interscambio, cioè barattare emozioni…” – Sulla fotografia

La prima volta che ho visto Jeanette è stata attraverso lo schermo, era la protagonista dell’episodio sul Rwanda di Radici – L’altra faccia dell’immigrazione 2017, la docu-serie di Davide Demichelis,  e proprio in quel frangente, tra i tanti aspetti della sua complessa storia mi aveva colpito questo fotogramma, impressa la sua professione di fotografa e video maker… Così le ho scritto e lei ha gentilmente risposto alle mie domande…

Come è nata la tua passione per la fotografia?  È stata ispirata da qualcuno?

« Il carisma della macchina fotografica mi ha affascinato da subito. Poi, la mia prima intenzione fotografica è stata attraverso la mia prima reflex. Da lì ho iniziato a sperimentare e provare ininterrottamente qualsiasi cosa; ma ero troppo scettica per credere davvero che la fotografia sarebbe potuta diventare il mio attuale lavoro! Mi ci sono voluti degli anni per prendere coscienza e per credere fino in fondo alla mia vocazione più profonda.  Ciò che mi porta a autodefinirmi una fotografa non è molto il risultato dei miei scatti ma è lo spirito che tutti i giorni mi porta a svegliarmi sapendo di fare ciò che meglio sia giusto per me. »

 

Che cosa vuol dire per te fotografare?

« Per me fotografare significa trasferire il mio punto di vista attraverso il linguaggio delle immagini visive. E poi, significa anche interscambio, cioè barattare emozioni in cambio del tempo che mi viene dedicato. »

Hai esplorato altre tecniche grafiche o figurative?

« Sì, mi piace molto l’illustrazione digitale oltre che quella tradizionale. »

Se non sbaglio hai studiato audio/video, come descriveresti il processo che ti ha portato ad integrare video e suono?

« Il mio focus è sempre quello di poter raccontare le storie delle persone. E in questo credo che il video credo sia leggermente meno impattante o suggestivo ma decisamente più efficace e coinvolgente rispetto al solo mezzo fotografico. »

Che ruolo/importanza ha avuto la musica?

« La musica ha il potere di trascinare inspiegabilmente le persone alla dimensione più profonda e intima di se stessi. Il percorso che mi ha portato ad approfondire l’aspetto musicale è stato proprio all’interno della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo che ho frequentato nel 2011 dove seguii l’indirizzo Audio Video.
Fu proprio da lì che mi resi conto di quanto la musica ed il suono influenzino gran parte del processo visivo che si instaura già al concepimento di uno storytelling. »

Nelle tue fotografie catturi il momento, pensi che ci sia qualche legame con la storia, la memoria, e il ricordo?

« Sì, perché questi aspetti hanno il potere di imprimere per sempre attimi che sono già andati. In questo la fotografia detiene una grandissima responsabilità poiché diventa un tassello della memoria comune, storicizzando e archiviando i ricordi rendendoli più oggettivi e meno astratti. »

Quando hai deciso che saresti diventata una fotografa/videomaker?

« Non so spiegarmi come ma la mia passione per la fotografia credo sia scritta sul mio dna. Questo lo dico perché ancor prima che realizzassi concretamente le mie prime fotografie già sentivo di appartenere a questo mondo, a quel modo di esprimere le mie emozioni più profonde. »

Quali soggetti preferisci ritrarre?

« La mia fotografia ideale rappresenta la condizione umana nella sua essenza più profonda. Devo poi fare un compromesso tra quella che è la mia massima aspirazione rispetto ai progetti autentici e all’offerta reale che mi viene proposta sul mercato. »

Che cosa influenza il tuo lavoro oggigiorno?

« Osservare e immaginare. Uscire dalla routine, dettagli di vita quotidiana, i sogni della notte, i film e ovviamente… instagram!!!! »

Aspirazioni e progetti futuri?

« Sì, molti! Sono come un fiume in piena che finalmente può liberarsi di tutte le idee che da tempo mi frullavano per la testa! »

Ti ho parlato degli Artisti dell’Adozione?! Artisti di varie nazionalità che come tema hanno scelto la propria storia adottiva, mi chiedevo sei mai entrata in contatto con qualcuno che lavora sul tema ? 

« No e ti dirò di più: mi piacerebbe molto approfondire il tema e far nascere un progetto ispirato all’adozione! »

Grazie mille Jeanette… È bello sentire una testimonianza femminile!

 


 

La calma con cui scatti le tue fotografie è la stessa con cui parli della tua passione, con cui racconti la tua storia, con cui rispondi alle domande degli spettatori e con cui ti commuovi… È disarmante!
Spero tanto anch’io di poter approfondire questo tema che tanto ci appassiona.

 

 

Alessia Petrolito

 

RIFERIMENTI:

Davide Demichelis, Radici – L’altra faccia dell’immigrazione (2011-presente)