La fidanzata nera incazzata

Ditemi voi, dove sta la linea di confine tra la fidanzata pesantona e la fidanzata italo-statunitense consapevolmente nera?

“Ma sta bene?”

(Manco avessi una malattia)

“Noi non intendevamo…”

Perché la fidanzata nera incazzata seduta beatamente a bere il caffè con gli amici del fidanzato prima – per amore suo – si morde la lingua, poi con gli occhi a fessura cerca di fare finta di niente, ma non c’è la fa… Quando vengono usate parole a sproposito, si rompe le scatole… Ma dico io, in un momento storico come questo, oggettivamente, fa figo andare alla manifestazione pro ‘black-lifes-matter’ usare gli hashtags per poi cadere sulle banalità?!? Ad esempio, io ve lo sconsiglio caldamente se poi vi scappa di chiamare Beyoncé ‘afroamericana culona’ (premetto che non sono una fan sfegatata) ma è pur sempre la REGINA! She’s music royalty!

Prendersela vi sembra esagerato?! Forse – ma se a seguire ci si sente dire: “è una stronza, si è rifatta il naso e poi in una canzone autobiografica se ne vanta, ma senza dirlo, ora le piace…”

Ma dimmi tu cosa devono sentire le mie orecchie… e poi ancora: “no ma perché ti spiego…”

Tu che spieghi a me?!? Ma spieghi cosa?! Non è che basta guardare The Wire per ottenere il patentino ‘anti-razzista’ che poi capita a tutti di cadere nello stereotipo, di fare qualche affermazione priva di tatto… “no perché sai quante volte capita a me…!”

No ragazzi – sul momento non l’ho detto – ma qui entrano in gioco temi ben più grandi: il corpo nero femminile, la sua rappresentazione colonialista (che la venere nera riposi in pace! [1]) e il body shaming.

Che poi, il fatto che lo ignoriate di fatto è il vostro salva condotto – usatelo porcamiseria!

Ma dico io una volta per tutte – ma prendete confidenza con la vergogna, con il disagio, con gli specchi che scricchiolano sotto le dita – avete detto una cazzata… bon! Una volta ammesso se ne può parlare, apriamo le menti e andiamo avanti!

La fidanzata nera incazzata, 2020

Alessia Petrolito

[1] se non l’avete mai visto guardatevi il film “La venere nera” di Abdellatif Kechiche o leggete la pagina Wikipedia di Saartjie Baartman (che mi rendo conto in italiano è misera) cercate altri riferimenti di cantanti o di ballerine simili da Joséphine Baker fino a Nicki Minaj e ovviamente Lizzo.