Ricordo il giorno in cui vidi l’orrore nei occhi; nel vedersi invecchiare e trasformarsi in quella donna che era stata sua madre.
Quella somiglianza netta che io trovavo rassicurante, in mia mamma generava brividi lungo tutta la schiena.
Allora non capivo, o meglio non potevo capire, ho desiderato tutta la vita di essere uguale a qualcuno…
Ed ora quella certezza mi spaventa…
Provo stizza, fastidio, pura irritazione, nel riconoscere i miei tratti nei loro, nel vederli assumere il mio corpo, nel sentire la natura farsi strada.
Forse è così che deve andare, nel maturare non si va avanti come tutti credono, si torna indietro, si torna in centro.

Alessia Petrolito